Caronia, 24 aprile 2018 - Emigrante da vivo, emigrante da morto!
È quanto si verifica da qualche giorno a Caronia, dove sembra che siano terminati i loculi a disposizione per le sepolture.
Chi si prende la briga di morire, per adesso e non si sa per quanto, dovrá accontentarsi di essere tumulato nella frazione Marina, fin quando anche quel piccolo cimitero verrá saturato.
Il grido d'allarme proviene da una nota sui social del Movimento per Caronia, sempre attento a cogliere le storture e i ritardi di un'Amministrazione Comunale che sembra allo sbando.
Gravi difficoltá e assenza totale di opportunitá per chi vorrebbe "da vivo" condurre la propria esistenza a Caronia, gravi difficoltá o totale impossibilitá per chi scegli Caronia nel suo ultimo viaggio sulla terra.
Tutto ciò, sia consentito, fá rabbia e non resta altro che aspettare che cresca lo sconcerto e lo smarrimento di quanti sostengono ancora un modo di amministrare privo di progettualitá, di programmazione e di visione del futuro.
Riportiamo di seguito le dichiarazioni programmatiche di Calogero Travagliante relativamente alle problematiche cimiteriali, in occasione della sua nomina a Vice Sindaco del Comune di Caronia, circa quattro mesi fa:
"È necessario mettere in campo tutte le risorse sia economiche che mentali per dotare il cimitero di nuovi loculi e laddove possibile renderlo piú fruibile e sicuro soprattutto alle persone anziane.
Qui però devo chiedere un po' di pazienza perchè in questi giorni sono cambiati i compiti dei capi area e tra chi è andato in pensione e chi si occuperá di altri ambiti operativi ritengo opportuno oltre che doveroso venga concesso un po' piú di tempo."
Una domanda, dunque, sorge spontanea: fino a che punto si può tollerare? Quanto dobbiamo ancora aspettare? Ci basterá una vita terrena?